La pancia gonfia è una vera condanna per chi ne sperimenta la condizione. La pancia tende a gonfiarsi subito dopo i pasti o anche dopo aver semplicemente sgranocchiato qualcosa.
La ragione di questo gonfiore è da ricercare in quegli alimenti che provocano intolleranze.
La notizia positiva è che si può fare qualcosa contro il fastidioso gonfiore della pancia e di tutta la zona addominale.
Possiamo chiamare questo disturbo con nomi diversi, ma in realtà sempre di pancia gonfia parliamo. Spesso anche dopo aver mangiato cibi che riteniamo sani, avvertiamo un senso di pesantezza e di disagio intestinale, a ben guardare la sensazione sembra quella di una vera e propria infiammazione. E il disagio non è solo legato all’inestetismo, del gonfiore, ma anche al senso di pesantezza e tensione addominale.
I sintomi che avvertiamo in prossimità di un’intolleranza sono:
- crampi addominali,
- stitichezza o diarrea,
- meteorismo, flatulenza.
Apparentemente le cause del gonfiore alla pancia possono apparire evidenti, quasi scontate. Si dà la colpa allo stress, al mangiare troppo veloce etc... Seppure questi fattori hanno un peso non indifferente sul nostro malessere, non sono però gli unici.
La causa diretta di questi fastidi è legata alla nostra abitudine alimentare, che forse è ora di cambiare...
Non dovrebbe stupire che cibi come ‘fritti’, ‘grassi’, ‘dolci’, ‘bevande gassate’, ‘alcol’, un eccesso di caffè, a lungo andare appesantiscono il nostro organismo, e con esso, complicandoli, anche i meccanismi digestivi, provocando fermentazioni e gas.
Ma perché anche quando mangiamo cibi sani, la nostra pancia lievita?
I motivi delle intolleranze ai cibi di consumo quotidiano sono insiti in uno stile alimentare scorretto, che piano piano porta alla perdita dell’efficienza del nostro intestino.
Vediamo perché la pancia si gonfia e si manifesta il disagio fisiologico.
Una condizione necessaria alla salute e all’organismo è la preservazione dell’equilibrio della flora batterica intestinale.
Se pensate che nel tratto gastro-intestinale vivono più di 400 specie batteriche che proteggono la mucosa intestinale, agevolando i processi digestivi e assimilativi, non dovrebbe stupire che se questo equilibrio viene destabilizzato da scorrette abitudini alimentari, la conseguenza è il disagio intestinale ed il gonfiore della pancia.
Ci sono alcuni alimenti che sono all’origine del gonfiore di pancia: latte e derivati, la carne rossa e bianca, zuccheri e carboidrati raffinati, alcuni farmaci, gli inquinanti alimentari, lo stress. Il gas intestinale viene causato da un disequilibrio tra i vari gruppi e sottogruppi batterici, che favoriscono la proliferazione di germi patogeni.
La flora batterica intestinale ha anche il compito importante di coadiuvare i processi digestivi delle sostanze alimentari ingerite, quindi completa il lavoro del pancreas. Quando si è in presenza di un disequilibrio tra i vari gruppi batterici, i cibi che arrivano all’intestino non sono appropriatamente scissi nei loro nutrienti di base - aminoacidi, acidi grassi, monosaccaridi…, restando nella forma di macromolecole non digerite. Non potendo essere assorbite dai microvilli intestinali, vanno incontro a fermentazioni.
Un caso tipico è l’intolleranza al lattosio, molto più diffusa di quanto si creda, causata dalla scarsa produzione dell’enzima lattasi da parte del pancreas e anche dalla poca efficienza della sintesi di enzimi da parte della microflora intestinale alterata. Il lattosio ingerito e indigerito, fermenta creando gonfiore e meteorismo.
Scoprire quali sono gli alimenti che causano il gonfiore potrebbe essere una prima soluzione, ma non certamente quella definitiva, perché in realtà anche se eliminiamo l’alimento, dovremmo agire sulle cause, partendo proprio dall’intestino.
Bisogna agire quindi ripristinando l’integrità della barriera intestinale per ostacolare il transito di tossine e antigeni. Poi è anche necessario migliorare il metabolismo per tornare ad una ottimale digestione degli alimenti, evitando così la produzione di gas.
Un’altra azione necessaria è quella di favorire il drenaggio delle tossine e migliorare la funzionalità degli organi per garantire la detossificazione dell’organismo.
Adottare una dieta idonea ed evitare gli alimenti che causano problemi all’intestino è necessario per migliorare le condizioni organiche. Ma vi sono anche dei rimedi naturali che possono agevolare il processo di digestione, pulire gli organi preposti e migliorare il metabolismo.
L’Estratto di Semi di Pompelmo (https://www.vivonaturalmente.it/827-semi-di-pompelmo.html), ad esempio, è un noto pulitore intestinale che agisce contro i patogeni che aggrediscono la mucosa intestinale, come anche la Curcuma, dalle rinomate proprietà antimicrobiche e digestive.
Per favorire il drenaggio delle tossine, invece, e migliorare la funzionalità degli organi, possiamo associare l’azione del Cardo Mariano, la Curcuma e la Solidagine, che favorisce la depurazione renale.Si dovrebbero eliminare o diminuire dalla dieta alimentare cibi quali latte e derivati, carne e zuccheri, che causano il problema, privilegiando invece frutta e ortaggi bio; proteine vegetali come legumi, cereali integrali come riso, mais, kamut, farro, etc… E’ consigliabile assumere del pesce di mare aperto, non più di due volte a settimana.Per una dieta appropriata si consiglia di consultare il parere di un nutrizionista che potrà consigliare quali sono gli alimenti più adatti al nostro organismo.